NAPOLI – Sabato 3 marzo alle ore 20,30 e domenica 4 marzo alle ore 18 al Teatro Area Nord di Napoli (via Nuova dietro la Vigna, 20) per la stagione 2017-18 Teatroedificante #civadosicuro è in programma “Urania di Agosto”, la nuova drammaturgia di una delle più acclamate autrici del teatro italiane, Lucia Calamaro, con la regia del napoletano Davide Iodice, interpretato da Maria Grazia Sughi e Michela Atzeni, produzione Sardegna Teatro.

Lo spettacolo ha debuttato di recente e affronta una storia di solitudine. In una isolata estate di città, una donna matura e asociale, accanita lettrice di fantascienza, amara e indecisa su tutto, entra progressivamente in uno stato confusionale, tra fantasia e realtà. La sua storia è come un romanzo di formazione accidentale. La crisi esistenziale viene sostenuta dall’immaginario, per poi essere tradita dalla realtà, che è più forte e più vasta di ogni cosa, come se questa fosse “l’impossibile, quello vero”.

Lavorare sulla scrittura di Lucia (Calamaro)sottolinea Iodicefornisce un’esperienza intima, caotica e indocile come sono gli ingarbugli dei pensieri, il flusso irrisolto della psiche. Senza un filo narrativo, affiorano tratti densi di umanità e la riscrittura scenica verso la quale abbiamo proceduto si articola sulle modulazioni sentimentali di figure che abitano un universo di solitudine. Questo testo è un canto psichico, rappresenta lo sprofondamento esistenziale di Urania, una signora anziana, stra-lunata che galleggia nel suo cosmo personale, nell’interiorità negletta di una vecchiaia irretita dal tedio dell’esistenza. La scena è spazio medicale, dal colore azzurro di Urano, dove si dispiega la dinamica tra Maria Grazia Sughi – attrice cui il testo è dedicato, fervente fulcro di questo immaginario – e Michela Atzeni, coro corporeo e contraltare di un costante flusso di coscienza. Già presenze preziose di Sonnai, ho lavorato con loro per operare una sintesi del testo non prosastica ma poetica, in cui risuonasse espanso l’eco del vuoto siderale di un unico stato di coscienza. La metafora cosmologica funge come basso continuo; la casa è una stazione orbitante in cui i significati fluttuano. La solitudine dell’astronauta si rispecchia nella condizione ovattata e sbiadita dell’anzianità, in cui i contorni dei ricordi si illanguidiscono e la domanda di senso rimbomba scottante e insieme distorta“.

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Sabato 3 marzo alle ore 20,30 e domenica 4 alle 18

Teatro Area Nord – via Nuova dietro la Vigna, 20 – NAPOLI

 

URANIA D’AGOSTO

di Lucia Calamaro

con Maria Grazia Sughi e Michela Atzeni

regia, colonna sonora e luci Davide Iodice

spazio scenico, maschere, automi Tiziano Fario

costumi Daniela Salernitano

immagini e animazioni video Stefano Fomasi

aiuto regia Giusi Salidu

produzione Sardegna Teatro

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