SANT’ANGELO A CUPOLO (BENEVENTO) – Lo spettacolo, liberamente tratto dal romanzo “Sandokan – storia di camorra” di Nanni Balestrini, è il racconto dell’insolita sensibilità di un ragazzo, della sua “ottusa” caparbietà nel cercare per sé stesso una strada diversa. Del suo disagio a vivere in una comunità in cui l’attitudine al delitto è divenuta scorza callosa e la banalità… rimedio ad ogni ingiustizia. A tutto questo egli si ribella: prima parlando, decidendo di raccontare, di non tacere, e poi abbandonando la terra in cui è nato. La sua vorrebbe essere un’emigrazione morale, oltre che economica e sociale; un’emigrazione che nasce dal rifiuto di accettare l’abitudine alla morte che fa da sfondo ad una magra e indigesta esistenza contadina. «Il Macero» è la storia di una fuga, certo, è però anche, almeno nelle intenzioni, l’esposizione “chirurgica” di un taglio etico, politico, nei confronti di un inferno quotidiano.

L’appuntamento è per l’8 settembre alle ore 20 presso Pastene, Piazza Madre Teresa di Calcutta, Sant’Angelo a Cupolo (BN). Per info e prenotazioni 348 934 2572 – 320 772 6511.

Il giorno successivo è previsto un pranzo con l’artista presso la Scuola Civica Alma d’Arte, un’occasione per incontrarsi, per conoscere l’artista e per condividere insieme la conclusione di un percorso che alla sua prima edizione ha superato positivamente le aspettative.

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