NAPOLI – Enzo Acri, pioniere del cinema digitale, indipendente e precursore del reality movie, conosciuto al grande pubblico per i suoi film “Un Camorrista perbene”, “Nisida- storie maledette di ragazzi a rischio”, “Migranti 1950”, presentato in anteprima al Senato per il suo interesse storico, e culturale e “Donna di rispetto”, uscito nelle sale nel 2017 e nello stesso anno presentato in Canada e negli Stati Uniti per le comunità di origine italiana all’estero.

Il progetto “Narcos Italia” è prodotto dalla Montecarlo Film, nuova società di produzione cinematografica indipendente, fondata dallo stesso regista Vincenzo Acri e dalle imprenditrici Daniela Sabella e Raffaella Gallucci.

Come per il suo film del 2010 “Un camorrista perbene”, Acri scuote gli animi già a partire dal titolo e ci si aspettano pareri contrastanti dal pubblico e dalla critica.

Narcos Italia è una storia complessa e accattivante che racconta la Napoli di oggi, non dimenticando la Napoli del passato, riprendendo uno dei casi camorristici più celebri degli anni ’80.

Enzo Acri prende alcuni giovani personaggi del sistema creato da Raffaele Cutolo negli anni ‘70/’80 e li trasporta nella camorra di Gomorra; immaginandone le conseguenze. Un film di finzione ma con uno sguardo alla realtà.

Narcos Italia, una storia avvincente che si snoda tra vecchio e nuovo, ambientata tra Napoli e Messico.

Le vicende raccontate creano uno schema che unisce le caratteristiche delle grandi produzioni internazionali sul narcotraffico, come “El Chapo”, “La regina del sud” o le stesse serie dei “Narcos”, alle caratteristiche delle produzioni crime italiane.

Il film offre anche una grande esperienza visiva, in cui la città di Napoli non è solo protagonista di vicende di malavita ma è anche rappresentata dalla bellezza dei suoi paesaggi e della sua ricerca di giustizia: un fascino che prende vita dal bene e dal male, dalla legge e dalla camorra, dall’oscurità e dalla luce dei panorami mozzafiato.

La fotografia è stata curata dal direttore della fotografia Antonio Rosolino, alla sua opera prima, che ha creato grazie all’uso di chiaro/scuri sui volti degli attori e ad un sapiente uso delle luci sulle scene un’estetica del film ricca di particolari e dettagli.

L’editing video e la creazione dei colori sono state seguite dalla giovane leva del panorama cinematografico campano; Maria Bernardette Ferriello, che ha creato i colori del film partendo da un non-convenzionale mix di colori freddi e colori caldi a seconda delle scene.

Il film ha anche dato spazio a nuovi volti come Giulia Capponi, Rosa La Sala, Gennaro Lucci, Giuseppe Fontanella e Habib Jendoubi. Giovani astri nascenti del panorama partenopeo che hanno saputo dare spessore ai propri personaggi con la loro recitazione.

Napoli da un decennio è diventata la nuova capitale del cinema nazionale e internazionale, dove oltre alle grandi produzioni, si fanno spazio anche le giovani produzioni indipendenti, tra queste la nascente Montecarlo Film.

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