CASERTA – La compagnia Mutamenti/Teatro Civico 14 presenta martedì 19 luglio lo spettacolo teatrale “Il più grande del mondo” che attraversa la più grande tragedia del secolo breve attraverso la vita di un grande allenatore di origini ungheresi a cui bastò l’etichetta di “ebreo”, impressa dalle leggi razziali, per essere dimenticato, rinnegato dalla sua patria adottiva, perseguitato ed ucciso. Arpad Weisz è il protagonista della pièce diretta da Rosario Lerro e interpretata da Roberto Solofria per la drammaturgia Simone Caputo, Ilaria Delli Paoli e Rosario Lerro. Ottimo calciatore, nazionale ungherese ai Giochi Olimpici di Parigi nel 1924, ma anche un grande allenatore: Weisz con l’Ambrosiana-Inter diventò nel 1929-30 il primo allenatore vincitore di uno scudetto nell’era del girone unico, che dura ancora oggi. Il record probabilmente imbattibile è quello di averlo vinto a soli 34 anni. Nel 1938, quando era uno degli allenatori più apprezzati d’Europa, a causa delle leggi razziali fu costretto a fuggire dall’Italia, insieme alla moglie Elena e ai figli Roberto e Clara. Parigi, poi l’Olanda a Dordrecht dove Weisz riuscì anche ad allenare per qualche mese. La sua storia e quella della sua famiglia, come milioni di altre storie, finiscono ad Auschwitz.

Mercoledì 20 luglio apre la serata l’incontro con Bruno Colella, autore del film “My Italy”, presentato da Francesco Massarelli. “My Italy” è un film-nel-film, una sorta di folle divertissment dedicato all’aspetto surreale dell’arte moderna e a coloro che decidono di dedicare all’arte la propria vita: non solo scultori e pittori, ma anche cantanti, attori, e soprattutto cineasti. Bruno Colella, regista, sceneggiatore e interprete (nei panni del produttore) di questa commedia fuori formato (e spesso fuori di testa) crea una commedia sui paradossi dell’arte moderna senza mettere in ridicolo gli artisti o i loro seguaci, come hanno fatto Woody Allen o film come l’argentino L’artista.

Giovedì 21 luglio ci sarà l’ultimo appuntamento della trilogia “Spaghettacolo” di Patrizio Ciu con i giovani artisti casertani della Compagnia della Città che presenta “Il mondo come sarà”. Una nuova serata inedita, fatta di musica e teatro, per raccontare in modo poetico, ironico e drammatico la caleidoscopica complessità del mondo che ci circonda. Ospite dell’ottocentesco giardino di Palazzo Tescione, il pubblico vivrà in prima persona una esperienza nuova accompagnato per mano dai protagonisti verso un magico finale che si concluderà con una sana spaghettata comune e da un buon bicchiere di vino.

Il PAT (Palazzo delle Arti e del Teatro) è un luogo storico sito nel centro di Caserta, in Corso Trieste 239, angolo Via Galilei, protetto dalla Sovrintendenza delle Belle Arti, che ha deciso di aprire i suoi spazi alla programmazione di eventi spettacolari ed artistici. Lo spazio in cui avranno luogo gli eventi sarà quello del giardino interno del palazzo.

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