NAPOLI – Caso di successo unico in Italia di sperimentazione glottodidattica, nato nel 2005 e con all’attivo undici spettacoli con prime assolute nazionali ed europee ospitate anche dai festival teatrali di Shangai e di Pechino, il Laboratorio di Teatro Cinese dei Corsi di Lingua e Letteratura Cinese della professoressa Maria Cristina Pisciotta dell’Università di Napoli “L’Orientale”, metterà in scena mercoledì 3 maggio e giovedì 4 alle ore 21:00 al Teatro Stabile di Innovazione Galleria Toledo a Napoli (via Concezione a Montecalvario 34; ingresso libero), il suo dodicesimo allestimento, Rosa rossa, rosa bianca.

Racconto della scrittrice Zhang Ailing nell’adattamento teatrale del 2010 di Tian Qinxin (direttrice del Teatro Nazionale Cinese di Pechino e tra le più importanti registe contemporanee), il titolo è realizzato con il contributo dell’Istituto Confucio, per la regia di Lorenzo Montanini (direttore del Laboratorio dalla sua fondazione), scene di Francesco Felaco, costumi di Le Costumistiche. L’organizzazione è a cura di Giada Lambiase. Gli interpreti sono studenti dell’Orientale e reciteranno in italiano e in cinese, in modo sempre accessibile per il pubblico di entrambe le nazionalità.

Rosa rossa, rosa bianca narra la vicenda di Zhenbao, il cui ideale di esistenza perfetta vacilla dopo l’incontro con la moglie di un amico. In un gioco drammaturgico che moltiplica ogni personaggio nel suo “doppio”, fino ad affollare la scena di una moltitudine di passioni contrapposte, lo spettacolo affronta il tema della dualità dell’individuo, di ragione e sentimento, fino a quella di passato e presente, Oriente e Occidente, Yin e Yang.

Accolto con grande interesse dagli ambienti accademici e dai media (Tg 1,2,3;  Rai news 24, Radio Rai 3, maggiori quotidiani nazionali e locali), il Laboratorio ha ottenuto sorprendenti risultati didattici, e attraverso il teatro contemporaneo ha veicolato l’insegnamento della lingua e la comprensione dei problemi della società, nonché ha promosso la cultura cinese in una città come Napoli di antica tradizione orientalistica e ha favorito l’integrazione con le comunità cinesi sul territorio.

 “Due erano le donne nella vita di Zhenbao, la rosa bianca e la rosa rossa, cosi le definiva lui. La moglie pudica e l’amante passionale.”

Cosi comincia il racconto Rosa bianca rosa rossa di Zhang Ailing, che quest’anno portiamo in scena nel riadattamento teatrale di Tian Qinxin, direttrice del Teatro Nazionale Cinese a Pechino e una delle registe più importanti del panorama teatrale contemporaneo.

Sulla scena  convivono il tempo passato e il presente e la storia viene raccontata attraverso la divisione in “doppi” di tutti i personaggi. È quindi la dualità il tema portante di tutta la storia: presente e passato, ragione e sentimento, Oriente e Occidente, modernità e tradizione, Yin e Yang. La duplicità è presente anche a livello letterario: il racconto si alterna al testo teatrale, combinando due diversi modi di narrare la storia.

La vita che Zhenbao vorrebbe, tornato in Cina dopo gli studi in Inghilterra, è quella del cinese perfetto, inserito nella società in una posizione importante, devoto verso la madre, serio e affidabile sul lavoro, altruista con gli amici e con una moglie di buona famiglia, colta ma che sappia stare al suo posto. Sarà l’incontro con Wang Jiaorui, la rosa rossa, moglie di un amico e poi amante di Zhenbao, a far vacillare la parvenza ideale della sua esistenza.

La storia racconta la progressiva perdita di punti di riferimento certi e il senso di instabilità, di angoscia, in continua oscillazione tra ragione e sentimento, che a poco a poco trascineranno Zhenbao nel vortice di una vita di contraddizioni.

Abbiamo quindi deciso, nella nostra messa in scena, di proseguire il gioco drammaturgico cominciato da Tian Qinxin passando dal doppio al molteplice: partendo proprio dallo sdoppiamento ogni personaggio si moltiplicherà sempre di più, fino ad affollare la scena come in una moltitudine di passioni contrapposte, di desideri forti e contrari, presenti e vivi nello stesso momento; convinti che la vita nasca proprio dalla tensione tra opposte pulsioni. Nella moltiplicazione della realtà il protagonista perde l’orientamento, perché il doppio è la parte “altra” di noi, ciò che siamo ma che non conosciamo razionalmente.

Come scriveva Pirandello nel saggio ”L’umorismo” (1908): “La vita è un flusso continuo che noi cerchiamo d’arrestare, di fissare in forme stabili e determinate, dentro e fuori di noi; […]Queste forme sono i concetti, sono gli ideali a cui vorremmo serbarci coerenti, tutte le finzioni che ci creiamo, le condizioni, lo stato in cui tendiamo a stabilirci.[…] In certi momenti di silenzio interiore, in cui l’anima nostra si spoglia di tutte le finzioni abituali, […] ci sentiamo assaltare da una strana impressione, come se, in un baleno, ci si chiarisse una realtà diversa da quella che normalmente percepiamo, una realtà vivente oltre la finzione colorata dei nostri sensi, fuori delle forme dell’umana ragione. […] La vita allora, che si aggira piccola, solita, tra queste apparenze, ci sembra quasi che non sia davvero, che sia come una fantasmagoria meccanica. E come darle importanza? Come portarle rispetto?” (pp.176-178)

Ingresso libero – Info: www.lacinainscena.altervista.org

Mercoledì 3 maggio e giovedì 4 maggio alle ore 21

Galleria Toledo – via Concezione a Montecalvario 34, Napoli

Rosa rossa, rosa bianca

di Zhang Ailing – adattamento teatrale di Tian Qinxin

Regia di Lorenzo Montanini

Scene: Francesco Felaco

Costumi: Le Costumistiche

Organizzazione: Giada Lambiase

Progetto di sperimentazione didattica di Lingua e Letteratura Cinese di Maria Cristina Pisciotta

Interpreti: Alessia Carizzi, Arianna Apicella, Daniela Ferrara, Federica Copia, Filomena De Marco, Franesco Boccia, Francesco Dentice, Giada Lambiase, Grazia Capuano, Ilaria Arnone, Ilaria Minopoli, Lucia Cassese, Luisa Cefalo, Marco Scotto di Clemente, Maria Alessia Nanna, Mariapia Cappabianca, Mariarosaria Ranaldo, Noemi Frisieri, Simona Brunitto, Siomna Caputo, Veronica De Feudi, Virgilia Rosaria Campagna

Ingresso libero

INFO: www.lacinainscena.altervista.org

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